Case History: SALL SRL – Piegare il futuro con Safan Darley
Abbiamo intervistato i manager dei reparti produzione e tecnico-commerciale di SALL Srl per farci raccontare la loro esperienza e opinione sui prodotti SafanDarley.
- Data 27/07/2022
“Prima non la conoscevo, ma ora consiglierei SafanDarley a chiunque, senza la minima esitazione, perché ci ha permesso di rendere il nostro lavoro più veloce, più preciso e più efficiente”. È così che l’Ing. Valentina Paganelli, responsabile pianificazione e controllo della produzione di SALL Srl descrive la sua esperienza con le due presse piegatrici SafanDarley, introdotte in azienda da qualche mese.
SALL Srl è un’azienda nata nel 1967 a Lugo di Romagna (Ravenna) che, nell’arco di tre generazioni, si è specializzata nella lavorazione della lamiera, dal taglio alla piegatura e smussatura, fino alla filettatura introdotta di recente, con clienti che variano dai costruttori finali di macchine agricole, macchine per l’imballaggio, movimento terra e per l’industria alimentare a carpenterie medio-pesanti.
Il parco macchine dell’azienda, nel dettaglio è composto da:
- Linea di ossitaglio da 50 metri con 2 portali a 6 cannelli
- 3 macchine da taglio laser, di cui un laser CO2 da 6 metri, un laser fibra da 3 kW e un laser fibra da 9 kW 4000×2000
- Taglio plasma Bevel con unità di foratura iso40
- Macchine smussatrici
- 3 Presse piegatrici fino a 6 metri di lunghezza
Nel corso del 2021, SALL Srl è diventata cliente Otto Machine scegliendo di rinnovare il proprio parco di presse piegatrici, aggiornandolo con nuovi modelli più efficienti, innovativi e al passo con i tempi.
Dopo numerose ricerche e confronti, SALL Srl ha optato per l’introduzione di due presse piegatrici SafanDarley, da affiancare ad una pressa piegatrice da 6 metri x 500 tonnellate già in azienda.
Le due presse piegatrici scelte sono state una pressa elettrica E-Brake 100-3100 Ultra e una pressa idraulica H-Brake 320.42/37 Ultra che sono andate a sostituire due presse piegatrici idrauliche rispettivamente di 130 tonnellate x 3000 mm e 175 tonnellate x 4000 mm.
Inoltre, abbiamo introdotto in azienda anche AutoPOL, il software per la programmazione offline delle presse piegatrici, che ha completamente rivoluzionato i processi di progettazione e produzione all’interno dell’organizzazione.
Proprio per via di questo grande rinnovamento interno, abbiamo quindi voluto conoscere l’opinione dell’azienda cliente relativa a questo cambiamento e agli effetti di quest’ultimo sull’efficienza e sui processi interni.
Dopo qualche mese dall’introduzione delle due nuove presse piegatrici SafanDarley e del software AutoPOL abbiamo quindi fatto qualche domanda a Valentina Paganelli, responsabile della pianificazione e controllo della produzione, e ai suoi collaboratori Mirko Fabbri e Andrea Cavina.
Cosa ha spinto l’azienda a questo rinnovamento?
Valentina Paganelli ci risponde:
“Avevamo un reparto di piegatura sbilanciato con divari troppo grandi tra la pressa da 175 tonnellate e quella da 500 tonnellate che ci costringeva spesso a sovraccaricare di lavoro quest’ultima, anche con pezzi di lunghezza inferiore ai 4 metri con impatti negativi sulla velocità e sull’efficienza di produzione.
Inoltre, trattandosi di presse ormai datate e di concezione superata, iniziavamo ad essere lenti, con poca precisione e quindi meno competitivi. Non riuscivamo ad accontentare i clienti sui lavori più minuziosi.
Questo non solo ci rendeva meno efficienti, ma ci precludeva molti mercati, al di fuori del settore della carpenteria pesante, in cui vengono utilizzati spessori molto sottili per i quali non potevamo garantire l’elevata precisione richiesta.”
A questo proposito, l’introduzione delle presse piegatrici SafanDarley ha portato benefici?
“Assolutamente, sotto ogni aspetto: dalla velocità di produzione all’efficienza, fino alla sicurezza. Questo cambiamento ci ha infatti permesso di allargare il nostro business verso nuovi settori, grazie alla precisione garantita dalle macchine anche per le piegature di spessori più sottili.
Il processo produttivo è stato notevolmente ottimizzato, in quanto con le precedenti macchine avevamo la necessità di controllare i prodotti realizzati 2 o 3 volte, prima di raggiungere il giusto risultato, mentre le presse piegatrici SafanDarley risultano molto più affidabili e precise.
In generale, il nostro processo produttivo si è velocizzato almeno del 30%, ma potrebbe essere ancora più veloce in futuro perché ci troviamo ancora in una fase di “apprendimento” in cui stiamo via via abbandonando i metodi precedenti per familiarizzare a pieno con le nuove macchine e le tecnologie introdotte.
E per quanto riguarda l’introduzione del software AutoPOL? Quali cambiamenti ha apportato?
Ci risponde il responsabile sviluppo ordini e pianificazione della produzione sulle presse piegatrici Mirko Fabbri:
“Dopo un primo momento, abbastanza naturale, di scompenso dovuto a questo grande balzo di tecnologia, il nuovo software ha portato un grandissimo cambiamento nel processo di progettazione e produzione rispetto a prima, permettendoci di ottimizzare l’intero processo, riducendo alcuni passaggi e, soprattutto, i margini di errore.
Se infatti prima il nostro ufficio tecnico progettava i disegni in 2D che dovevano poi essere inviati in forma cartacea all’operatore che a sua volta doveva inserire il progetto nel programma della macchina, ora il software AutoPOL ci permette di lavorare direttamente sul progetto 3D che ci invia il cliente. Il progetto viene inserito nel software che lo sviluppa e lo imposta già per la pressa piegatrice, fornendoci tutte le informazioni utili: quali utensili utilizzare, dove inserirli, come gestire le fasi di piega, o se ci sono possibili problemi per la piegatura come collisioni, fori ecc.
Un’ottimizzazione che riduce gli errori e i tempi di produzione, permettendoci inoltre di verificare anticipatamente i possibili problemi ed evitarli.”
Quali lavorazioni eseguite sulla pressa piegatrice elettrica?
“La E-Brake 100-3100 viene impiegata per la produzione di pezzi sottili in acciaio inox, alluminio e ferro con spessore che varia da 1 a 5 mm con lunghezze fino a 2000/ 2500 mm, riuscendo tuttavia a piegare anche spessori più importanti come 15 mm di diversi tipi di acciai al carbonio.”
Quali lavorazioni eseguite invece sulla pressa piegatrice idraulica?
“Sulla pressa piegatrice H-Brake 320.42/37 la produzione si concentra su prodotti di carpenteria medio-pesante con spessori che variano da 6 a 25 mm, fino a lunghezze di 4000 mm.”
Cosa vi ha colpito di più delle presse piegatrici SafanDarley?
Risponde Andrea Cavina, tecnico commerciale di Sall Srl
“Senza dubbio la velocità e la precisione delle operazioni che ci permettono di essere non solo più efficienti, ma anche pronti a rispondere alle esigenze di clienti e settori diversi a cui prima riuscivamo a rivolgerci con difficoltà. Inoltre, anche l’affidabilità delle presse che permettono di dover effettuare controlli meno frequenti, ancora una volta ottimizzando il processo di produzione.
In generale, la qualità del prodotto finale che offriamo ai clienti è notevolmente aumentata, grazie a piegature più precise e curate.
Non ultimo, ci ha stupito la semplicità d’uso e l’intuitività dei programmi. Nonostante infatti si trattasse di un grande salto tecnologico per noi, abbiamo presto familiarizzato con le presse e con il software AutoPOL per l’immediatezza d’uso e anche per il supporto offerto da Otto Machine che ci ha guidati e affiancati in questo importante cambiamento.
Non da sottovalutare inoltre il fatto che la semplicità d’uso di queste macchine e la programmazione da ufficio ha fatto si che potessimo formare velocemente nuovi piegatori, figure difficili oggi da reperire sul mercato.”